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Legge sul "Dopo di Noi”
Il contratto di affidamento fiduciario
Con la Legge n. 112/2016 sul
"Dopo di noi” il legislatore ha previsto importanti agevolazioni fiscali ed ha
emanato per la prima volta un importante strumento giuridico: il "contratto di affidamento fiduciario.
E’ uno strumento che a distanza di 5 anni dalla sua entrata in vigore resta
ancora poco conosciuto anche se rappresenta uno degli istituti più interessanti
pensato dal legislatore italiano negli ultimi anni a sostegno delle persone con
gravi disabilità.
Come
evidenzia lo stesso nome della legge "Dopo
di Noi” lo scopo principale è di fornire soluzioni finalizzate a tutelare
le persone con gravi disabilità gravi, non autosufficienti dopo la scomparsa
dei familiari che se ne stando prendendo cura.
La
soluzione introdotta dal legislatore è la creazione di un fondo conferito in "contratto di affidamento fiduciario” destinato
a garantire il sostentamento alla persona non autosufficiente. Il contratto di
affidamento fiduciario consente la separazione del patrimonio destinato al disabile
rispetto al patrimonio dei familiari. In questo modo si ottengono due scopi
importanti: da un lato quello primario voluto dal legislatore di garantire una
forma di sostentamento dopo la scomparsa dei parenti; nello stesso tempo si
viene a creare una protezione del patrimonio familiare da aggressioni di terzi
che potrebbero eroderlo a discapito dei beneficiari.
Il
contratto di affidamento fiduciario consente di creare un patrimonio, separato
da quello del conferente, detto fiduciante o disponente, destinato ad un soggetto
terzo "il beneficiario”. Il "contratto di affidamento fiduciario” prevede
l’affidamento del patrimonio ad una "società Fiduciaria” la quale svolge
statutariamente la funzione di intestazione di beni mobili e immobili di terzi
ed è soggetta a specifiche normative e controlli.
Spesso
si focalizza l’attenzione solo sulla necessità di accantonare un patrimonio
sufficiente per garantire un futuro sereno alla famiglia senza pensare anche a
proteggerlo da pignoramenti a seguito di ingiunzioni da parte di
creditori personali, fallimento dell’imprenditore, cartelle esattoriali, ecc.
Grazie al conferimento del patrimonio ad una società fiduciaria al verificarsi
di tali eventi il patrimonio sarà comunque inattaccabile in forza della
destinazione al sostegno di soggetti fragili considerata dal legislatore
preordinata ai diritti di eventuali creditori.
Interessanti
sono anche le agevolazioni fiscali previste dalla Legge 112/2013:
- Al conferente spetta una
detrazione d’imposta pari al patrimonio conferito fino a un massimo del 25% del
reddito imponibile con un massimo di 100.000 Euro ogni anno.
- L’intera somma conferita non
sarà inoltre assoggettata all’imposta di successione né al momento del
conferimento né al momento in cui verrà trasferita al beneficiario.
- In caso di premorienza del
beneficiario del fondo, il patrimonio ritornerebbe nella disponibilità della
famiglia senza che siano dovute imposte, e senza che sia dovuta la restituzione
degli incentivi fiscali di cui si è beneficiato fino a quel momento.
- Il contratto di affidamento
fiduciario può prevedere tutta una serie di soluzioni finalizzate alla gestione
successoria di beni quali l’immobile in uso alla famiglia, le modalità di
impiego dei fondi conferiti e sulle modalità di spesa.
Per
poter utilizzare al meglio la Legge sul "Dopo di
noi” è opportuno che professionisti esperti impostino una corretta
pianificazione successoria combinando correttamente tra loro i diversi istituti
giuridici previsti dalla legge (patto di famiglia, testamento, mandato fiduciario
ecc…) in modo da costruire una soluzione su misura mettendo al centro le specifiche
necessità del disabile, ma con un occhio attento alle esigenze presenti e future
di tutta la famiglia.
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